Le capsule d’orto BioseeD pongono come obiettivo principale di progetto l’agevolazione al consumo di prodotti alimentari vegetali a km 0 e la loro autoproduzione.
Si tratta di capsule biodegradabili, contenenti semi di piante da frutto e semi d’ortaggi, per facilitare la germinazione. Le capsule, ideate tenendo in considerazione le caratteristiche della stampa 3D, vengono immesse semplicemente nel terreno svolgendo la funzione di incubatrice per i semi in modo da creare un giusto habitat per lo sviluppo della pianta e degradano in corrispondenza della fine della germinazione e sviluppo della pianta, perchè realizzate con PVA (alcol polivinilico), polimero solubile in acqua.
Il sistema è composto dal BioseeD Small e Large, BiovasE Small e Large e il BiobriK Small e Large per i differenti contesti della città, ambienti aperti come parchi o spazi di risulta (BiobriK) per l’utilizzo casalingo (BiovasE + BiobriK).
Il progetto BioSeed nasce all’interno di un FabLab particolare, un Fablab legato al cibo, in particolar modo alla cultura gastronomica bolognese per mantenerla viva e per la sua diffusione tra le nuove generazioni e tra i visitatori della città. Per la città di Bologna perché meta più popolare in Italia per quanto riguarda il cibo, dove dalle analisi e dall’osservazione della città, è emerso una grande quantità di locali, negozi e mercati contadini e dove è stato possibile constatare l’importanza della produzione in loco dei prodotti (“Filiere corte”) per la tradizione culinaria bolognese.
Si parla di un Fabrication Laboratory (Fablab), punto di partenza per le città del futuro dove sperimentare e imparare conoscenze antiche e innovative per unire i futuri cittadini da un punto di vista sociale e creativo rendendoli protagonisti, e il sistema BioSeed rappresenta uno degli strumenti di questo luogo.
Realizzato con la collaborazione Venditti Francesco.
The BioseeD vegetable capsules have as their main project objective the facilitation of the consumption of vegetable food products at km 0 and their self-production.
These are biodegradable capsules, containing seeds of fruit plants and vegetable seeds, to facilitate germination. The capsules, designed taking into account the characteristics of 3D printing, are simply introduced into the soil, acting as an incubator for seeds in order to create a proper habitat for the development of the plant and degrade at the end of the germination and development of the plant , because they are made with PVA (polyvinyl alcohol), a water soluble polymer.
The system consists of the BioseeD Small and Large, BiovasE Small and Large and the BiobriK Small and Large for the different contexts of the city, open environments such as parks or waste spaces (BiobriK) for home use (BiovasE + BiobriK).
The BioSeed project was born within a particular FabLab, a Fablab linked to food, especially the Bolognese gastronomic culture to keep it alive and for its diffusion among the new generations and among visitors to the city. For the city of Bologna because it is the most popular destination in Italy as regards food, where a large amount of bars, shops and farmers' markets emerged from the analysis and observation of the city and where it was possible to ascertain the importance of production on-site products ("short chains") for the Bolognese culinary tradition.
There is talk of a Fabrication Laboratory (Fablab), starting point for the cities of the future where to experiment and learn ancient and innovative knowledge to unite future citizens from a social and creative point of view making them protagonists, and the BioSeed system represents one of the tools of this place.
Made with the collaboration of Venditti Francesco.
