Il progetto nasce da due considerazioni sul rapporto fra area di lavoro e il contesto in cui è inserita: in primo luogo l’isolato in questione è compreso fra due parchi e un isolato residenziale a bassa densità, caratterizzato da villette mono o bifamiliari. In secondo luogo, il campus Bocconi, con l’annessione della nuova area, occuperà un’intera sezione della corona urbana compresa fra le due circolari milanesi, la più esterna delle quali è molto trafficata e con un ruolo più marginale in termini di interazione con la città.
L’area per la sua posizione centrale rispetto alle realtà citate, è fortemente predisposta a divenire perno di un potenziale sistema “parchi+ campus”.
Si sfrutta questa predisposizione permettendo l’attraversamento in direzione ovest-est e marcando il limite del campus sul confine con la circolare inferiore, della quale si vuole attenuare l’impatto.
L’area per la sua posizione centrale rispetto alle realtà citate, è fortemente predisposta a divenire perno di un potenziale sistema “parchi+ campus”.
Si sfrutta questa predisposizione permettendo l’attraversamento in direzione ovest-est e marcando il limite del campus sul confine con la circolare inferiore, della quale si vuole attenuare l’impatto.
Dal primo obiettivo nasce l’idea di un edificio che diviene protagonista di questa connessione, lasciandosi attraversare da un’asse di unione fra i due parchi che sfrutta la permeabilità dell’isolato residenziale e configurando il proprio piano terra in continuità con lo spazio pubblico esterno. Ciò è reso possibile dal gesto di sollevare le aule didattiche, sospendendole su di uno spazio che rimane pubblico.
Esploso assonometrico dei livelli della Business School.
Dal basso:
. il piano terra si scompone in tanti livelli differenti, raccordati da pendenze e gradoni, che permettono l’inserimento delle funzioni maggiori senza interrompere la continuità fra spazio pubblico interno ed esterno (anche quest’ultimo interessato da una scomposizione in quote diverse);
. le aule didattiche sono sospese sullo spazio pubblico disponendosi in maniera sfalsata, senza apparire divise per livelli, per ottenere un effetto generale di dinamicità;
. gli uffici sono collocati nello spessore della piastra di copertura
. l’involucro in vetro racchiude al proprio interno tutte le funzioni scolastiche.
Dal basso:
. il piano terra si scompone in tanti livelli differenti, raccordati da pendenze e gradoni, che permettono l’inserimento delle funzioni maggiori senza interrompere la continuità fra spazio pubblico interno ed esterno (anche quest’ultimo interessato da una scomposizione in quote diverse);
. le aule didattiche sono sospese sullo spazio pubblico disponendosi in maniera sfalsata, senza apparire divise per livelli, per ottenere un effetto generale di dinamicità;
. gli uffici sono collocati nello spessore della piastra di copertura
. l’involucro in vetro racchiude al proprio interno tutte le funzioni scolastiche.
L’aula è stata pensata come elemento che può isolarsi completamente dall’esterno o rendere un numero variabile di pareti completamente trasparenti grazie un sistema di lamelle in alluminio di cui si può regolare l’inclinazione, per ottenere livelli intermedi di visibilità. I tetti delle aule vengono allestiti come aree studio o aree svago.
Dettaglio 1: ancoraggio cavo/trave di copertura e cavo/aula
Dettaglio 2: passaggio dei condotti (aria ed elettricità) al di sotto delle passerelle
Dettaglio 2: passaggio dei condotti (aria ed elettricità) al di sotto delle passerelle
CARICHI STRUTTURALI
1) andamento verticale dei carichi: il peso dell'aula raggiunge la copertura attraverso quattro cavi di acciaio; le reticolari scaricano il peso sui pilastri.
2) andamento orizzontale dei carichi: l'oscillazione delle aule è impedita dalla presenza delle passerelle che assorbono gli spostamenti orizzontali e li trasmettono al vano scala, attraverso il quale raggiungono il terreno.
SISTEMA DI FACCIATA
La facciata è appesa alla copertura attraverso cavi d'acciaio ed è controventata da sottili travi reticolari che permettono anche l'assemblaggio dei moduli di vetro attraverso un sistema di ragnetti.
E' progettata in modo da permettere l'ingresso di aria dalla quota +3.00 metri e l'uscita della stessa in corrispondenza della copertura, generando un effetto camino.
E' progettata in modo da permettere l'ingresso di aria dalla quota +3.00 metri e l'uscita della stessa in corrispondenza della copertura, generando un effetto camino.
La presenza di acqua al piano terra è utile al raffrescamento dell'ambiente interno all'involucro nella stagione estiva.
Viene utilizzato un vetro che riduce l'ingresso di calore e di raggi solari mantenendo un'adeguata trasparenza.
Nelle campate di copertura occupate dagli uffici sono anche collocate le celle fotovoltaiche che evitano il surriscaldamento degli ambienti di lavoro e immagazzinano energia superiore al fabbisogno dell'edificio.
PROSPETTO BUSINESS SCHOOL e SEZIONE RECREATION CENTER
Il centro ricreativo colloca tutti gli spogliatoi e i servizi di supporto alle varie attività (piscine, campi di gioco, palestre, ecc.) in uno spessore di circa 10 metri che occupa il lato confinante con la trafficata circolare esterna. Gli utenti e gli spettatori godranno invece dell'affaccio sullo spazio pubblico del campus.
