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conegliano valdobbiadene - contest

Il territorio che si estende tra Valdobbiadene e Conegliano rappresenta a buon diritto un esempio virtuoso di connubio perfetto tra uomo e natura.
Fin dai tempi antichi, l’uomo si è sempre rapportato alla vastità del pianeta che abita: a volte soccombendovi, a volte sfruttandola, altre volte invece nobilitandola. 
Le Colline del Prosecco Superiore rientrano proprio in quest’ultima casistica: qui l’uomo ha saputo sfruttare al meglio le ricchezze del suolo, le sue caratteristiche morfologiche e le sue potenzialità, senza tuttavia violarne le peculiarità, andando a creare un paesaggio che è sistema. Un luogo dai forti connotati, tale da essere divenuto nel tempo marchio di un territorio a sé, riconoscibile e riconosciuto. Qui si respira forte il concetto di genius loci, l’anima più vera, le eccellenze, le bellezze.
L’obiettivo dell’ideazione di un’immagine coordinata per le Colline del Prosecco Superiore è quello di rappresentare il territorio ed accompagnarlo nel percorso di candidatura a patrimonio Unesco, comunicando i valori di autorevolezza, unicità ed innovazione con attenzione e rispetto nei confronti della tradizione e del passato.
Partendo dalla richiesta del brief, la ricerca concettuale è stata incentrata sull’idea del paesaggio antropizzato. A tal proposito, sono stati presi in considerazione tre elementi che posti in successione verticale vanno a identificare la conformazione del paesaggio in esame. Il lento scorrere del Piave, fiume ricco di storia e di storie; i lunghi e scoscesi filari di vigneti, alternati ai prati e ai boschi che individuano il cosiddetto hogback; i castelli e le chiese sommitali che dall’alto delle colline conferiscono degna conclusione visiva e collegamento ideale con il cielo. 
La concezione del logo è partita proprio da questi elementi, cercando di reinterpretarli in chiave minimal-moderna ed elegante, in modo da divenire marchio di fabbrica per chi vive e/o si reca in questi luoghi. L’obiettivo è stato quello di legare con un simbolo grafico, che ricorda per fattezze gli stemmi cittadini italiani, le memorie storiche e il territorio attuale, fervido, vivace e proiettato nel futuro.
La parte sommitale è un segno grafico che ricorda il merlo di un castello, per sottolineare la grande presenza di strutture fortificate, uno su tutti il Castello di San Salvatore, ritratto infinite volte da Cima da Conegliano nelle sue tele. Una serie di strati verdi vanno poi a identificare i vitigni, le colline e il fenomeno di sedimentazione dell’hogback che di fatto ha creato il paesaggio attuale. Infine la chiusura inferiore con un motivo a onde per ricordare che a valle scorre il Piave, fiume sacro e memore di tanti avvenimenti importanti per il Paese.
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