Un’Architettura senza fondazioni e’un’architettura “imperfetta” che comprende il concetto di: provvisorio, trasferibile, reversibile, incompleto, trasformabile, contaminabile, attraversabile e deperibile. La ricerca su cui si fonda il progetto parte da un momento culturale privo di riferimenti che una societa’ in rapido cambiamento non riesce a definire. Si ricercano cosi’ forme piu’ antiche legate ad una nuova condizione dell’uomo contemporaneo che si rifa’ad elementi primitivi.
L’idea si e’sviluppata attraverso il concetto d’”impronta”, che rappresenta la volonta’ dell’uomo di imprimere un segno nella   storia. Una traccia dell’esistenza, un segno che vuole comunicare un tempo passato e una cultura di appartenenza. L’impronta si genera e rimane nel tempo, e rappresenta la “copia negativa esatta” di un’azione e di un gesto volontario.
La conchiglia “Nautilus”riprende la forma avvolgente e perfetta della sezione aurea, e rappresenta la casa, il guscio e il rifugio stesso di questo mollusco. Un luogo ed uno spazio trasportabile, reversibile che si adatta perfettamente all’organismo che vive all’interno ed e’ in grado di evolversi e modificarsi nel tempo.


Progetto di: 
Barabaschi Cecilia
Barbujani Teresa
Besani Elena
Cecchi Marta Elisa
Zhang Kai
Beikè
Published:

Beikè

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