L’uomo si evolve dalla sua cognizione originaria nel momento in cui comincia a chiedersi perché. Le sue origini sono misere fatte di poche cose, le essenziali del contesto in cui vive. Ma a un certo punto si rende conto che per migliorare le sue esigenze di vita ha bisogno di scoprire le reazioni a una causa che può provocare la parola perché. L’evoluzione si basa proprio su questo. Oggi siamo frutto di quella apparentemente futile domanda. Quando il bambino è ancora bambino, si fa sempre domande, perché vuole conoscere, capire cosa c’è dietro ogni cosa. L’evoluzione dell’uomo ha una base proiettata in un futuro senza scadenze apparenti perciò tutto il suo essere è basato sulla storia, memoria ed evoluzione. Oggi quando osserviamo un evento climatico sociologico naturalistico economico ecc., subiamo tutto questo senza mai chiederci che ruolo abbiamo realmente all’interno di queste provocazioni. Ogni cosa parte da una motivazione da una domanda. L’uomo oggi avendo a disposizione tutta la tecnologia inimmaginabile fino a pochi decenni fa ha smesso di porsi queste domande. Accetta tutto senza riflettere, senza capire. Oggi gli umani senza distinzione di età hanno paura di capire hanno terrore di rendersi conto che sono regrediti parallelamente alla crescita esponenziale del progresso. Siamo fermi all’800 ma il potere elettronico ci ha proiettati in una dimensione altamente sofisticata, digitalmente parlando. Siamo bambini, che vedendo un fulmine o un’eclissi o uno spicchio di luna che taglia il cielo di notte, restiamo affascinati ma non sappiamo in che fase la luna si trovi, non sappiamo perché c’è un eclissi, non sappiamo quanta energia c’è in un fulmine. Io personalmente ho sempre voluto scoprire i meccanismi che facevano muovere i giocattoli o vedere gli uccelli e cercare di capire perché erano cosi leggeri da poter volare.
Quando ho deciso di progettare questa rivista basandosi sul concetto di curiosità, mi sono messo nei panni dell’ipotetico lettore che non stimolato da eventi convenzionali avesse bisogno di uno stimolo maggiore, per far accrescere le possibilità di combinazioni in un mondo che viaggia alla velocità del vento a vele spiegate in un mare di informazioni e conoscenza che l’umanità non ha mai avuto a disposizione. Siamo privilegiati e la mia idea è far rendere conto a chi virtualmente avrà fra le mani questa rivista di viaggiare nel tempo con le potenzialità di un gigante con le ali ai piedi.
Answer5 è una rivista pensata per un pubblico da 15 a 99 anni, abbraccia ogni livello di individuo con la sola predisposizione alla curiosità stimolando la conoscenza per arrivare alla cultura.
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