IL DOPO, sul sass Pordoi, 

Il buio -a volte- porta consiglio... e sembra un party. Altre volte pensi solo a quanto è sbagliato, è tutto dannatamente sbagliato, non doveva essere buio, non doveva nevicare, non doveva coprire le tracce. E invece è proprio andata così e non ci si può più tirare indietro. La montagna è un luogo ostile e ti vuole uccidere. Non si dice mica per dire... A 2600 metri in una notte di gennaio mentre nevica... prova a immaginare di essere nud@ e rilassat@... su una bel prato ...di neve, tra le pareti rotte di roccia ghiaccio, al buio, in una nevicata debolmente tormentata dal vento... sei mort@.

   

Bisogna piano e assennatamente trovare la via di rientro verso la (aborrita e amata) cività.. Trovare la via di rientro sotto 40 cm di neve e vento, insinuando i passi tra le strobo delle frontali che proiettano un effetto party sui fiocchi di neve impazzati dal vento. Obbligandosi a prendere uno stato di moderata calma per revisionare e riflettere accuratamente a ogni cambio-panorama quale direzione prendere. Confrontarsi, ascoltarsi, fare squadra e non fare a chi è più fig@ e tira dritto a bomba nella notte frullata di buio e neve.

E poi arrivare con i piedi a terra. Spegnere l'artva. Sospirere. Iniziare a togliersi di dosso tutto quel peso, le ferraglie, sbattere via la neve incastrata tra i denti dei ramponi, lo zaino imbiancato, le picche, i capelli, le barbe incrostati di fronzoli di ghiaccio. Maledizione dove sono le chiavi?! 
Momenti di panico. Nella tasca solita non ci sono,.. dentro? ma dentro dove. Ancora momenti scomodi di panico. Sulla ruota! sulla ruota maledizione ahah! 

Ridere e pigliarsi per il culo, e giurare che mai più si partirà sotto una bufera di neve. Certo.. mai più...