La fotografia | Da fotografia a racconto
Ricordi?
Era Novembre, dell’anno 2015.
Era Novembre, dell’anno 2015.
“Passa, passa! Insomma, lancia quella palla, Vadim!”
C’erano questi due ragazzi che si rincorrevano tra le case della città, mentre la gente era impegnata a coprirsi per il freddo, avvolgendosi i cappotti intorno al corpo.
La notte precedente era caduta la prima neve che si era depositata sul terreno, aveva imbiancato i parchi, i margini delle strade. L'inverno era alle porte.
La quiete era spezzata solo dalle risate di quei due giovani. “Prendi, Maksim!” la palla era rotolata fin troppo in largo per poter essere fermata in tempo. Le corsero dietro per recuperarla, arrivando vicino al grande aereo. Non si erano accorti di essere lì, fin quando l’imponente ombra sull’asfalto non attirò la loro attenzione.
Ricordi?
I due amici per un attimo si guardarono e con un sorriso beffardo Vadim si avviò verso il veicolo. “Ѐ pericoloso. Torna qui, ci farai arrestare.” urlò l’altro, inseguendo il ragazzo. Arrivarono fin sotto l’aereo e si accorsero che uno dei pannelli era solo socchiuso. Troppo tardi per fermarlo, Vadim era già entrato. Quel ragazzo era troppo impulsivo, non ragionava mai.
All’interno il tempo era come sospeso: l’odore della pelle delle poltrone invadeva lo spazio, i finestrini opachi lasciavano entrare la luce soffusa del freddo tramonto.
Ricordi?
Arrivarono alla cabina di comando e gli occhi di Vadim si illuminarono alla vista del cappello da pilota lasciato lì per anni, un po’ impolverato, appartenuto a chi quell’aereo l’aveva fatto volare. Senza pensarci due volte, lo aveva afferrato, soffiando via la polvere che fece tossire l’amico. “Guarda Maksim, sono il capitano.” aveva detto scherzando mettendosi in testa il berretto. Si era seduto davanti al pannello dei comandi, quando il suo viso si era fatto più serio.
“Maksim, sai un giorno andrò via da questa città, volerò lontano su un aereo come questo. E tu verrai con me! Questo posto non è fatto per le persone come noi, ci meritiamo di più. Ci meritiamo di vivere!”
Ricordi, Vadim?
Dicevi che saremmo andati lontano e invece torno qui ogni anno, in questa città che tanto volevi lasciarti alle spalle.
Ricordi, Vadim? Meritavi di vivere.
Ricordi, Vadim? Meritavi di vivere.
Maria Regina Basco
Esercizio di scrittura creativa.
Corso in Content Marketing presso .dotAcademy
Steve McCurry, Rybinsk, Russia, 2015.
